U.S. SAN PIETRO STOPPA LA CAPOLISTA

SAN PIETRO VERNOTICO – Dopo 21 vittorie consecutive la capolista Ceglie conosce la sconfitta: l’evento avviene sul campo della U.S.San Pietro che si toglie così la gran bella soddisfazione di stoppare la marcia trionfale della più seria candidata alla promozione. Per avere ragione della potente brigata di Paulinho Motta (allenatore-giocatore dei messapici, coadiuvato in panca da coach Suma) ci voleva una prestazione tutta cuore e determinazione ed i ragazzi di coach Mimmo De Vita hanno voluto riservarla contro la prima della classe e davanti ad un pubblico finalmente numeroso ed appassionato (presente anche una rumorosa rappresentanza cegliese). La U.S.San Pietro deve fare a meno di Antonio Pesimena (trauma contusivo al polso destro) e parte con Smiles in cabina di regia, Simo e Fiore sul perimetro, Colazzo e Pennetta sotto le plance, schierandosi a zona 3-2 in difesa; Ceglie risponde con Santoro, Curri, Nannavecchia, Lescot e lo stesso Motta rigorosamente in difesa individuale. I locali partono determinati ed è subito 7-2 dopo 2’30” con Fiore e Colazzo: gli ospiti sono costretti al primo time-out per correggere la difesa (il tonico Lescot sul fuciliere sanpietrano), mossa che sortisce i suoi effetti tanto che capitan Motta sancisce il primo vantaggio dei suoi (12-13 dopo 7’05”). I bianchi di casa subiscono sotto le plance il maggiore dinamismo degli avversari, lottando come dei dannati a rimbalzo; ma alla fine del 1° quarto (18-17) i lunghi di coach De Vita sono già gravati di 2 falli ciascuno. Riprendono fiato ed idee i ragazzi della USSP che sparano un’ottima partenza nella seconda frazione, applicando con pazienza le soluzioni previste dai giochi d’attacco. Arriva così un break importante: 20-17 di Pennetta su splendido assist di Fiore, 23-19 su un gioco a due Cuomo/Smiles da applausi, 25-19 su un lancio baseball di 26 mt da Jan Simo per Smiles, 28-19 su un’altra bomba di Fiore. I cegliesi sono storditi da questo inizio veemente ma dimostrano, proprio in questo frangente difficile, tutto il loro valore tecnico e caratteriale: Lescot e Nannavecchia ricuciono il gap (29-27), assicurandosi il dominio dell’area colorata e costringendo al 4° fallo Pennetta ed al 3° Cuomo. Ad un minuto dal termine della frazione capitan Motta si incarica addirittura di firmare il massimo vantaggio ospite (33-37), subito copiato dal capitano locale Gianluca Cuomo che sigla la parità. Al rientro dopo la pausa, i due tecnici cominciano la loro personale partita a scacchi: i messapici presentano una box and one, con una azzannante guardia su Fiore, coach De Vita adegua la difesa per avere più sostanza sotto gli specchi ed imposta le varianti tattiche per liberare ugualmente al tiro il suo capocannoniere. Sarà proprio l’ala brindisina con un 3/3 dalla lunetta a sancire un nuovo mini-break della sua squadra (47-44 al 6’), obbligando gli avversari a ritornare sulla consueta difesa individuale. Ma il folto pubblico può entusiasmarsi per lo spettacolo offerto dalle due squadre che daranno vita, da quel momento, ad un frenetico punto a punto che si protrarrà praticamente fino a 2’ dalla conclusione. In questo periodo si mettono particolarmente in luce da una parte Fiore e Simo a martellare da fuori ed un Gabriele Pesimena eccellente nel recuperare 4 palloni nella selva di mani messapiche a rimbalzo; dall’altra Motta e Santoro che continuano a far ammattire la difesa di casa. La capolista – che evidentemente soffre la situazione inusuale di non riuscire a scrollarsi di dosso i concentratissimi avversari – ha qualcosa da ridire sul metro arbitrale e non lo manda certo a dire: un tecnico alla panchina a 1’50’’ dal termine sembra dare il guizzo giusto ai ragazzi di De Vita (64-59). Ma gli esausti bianconeri commettono una leggerezza difensiva (una delle poche in verità di una gara attenta) consentendo a Paulinho Motta e Curri con due bombe di riaprire la gara a 26’’ dall’ultima sirena (68-67). Ma coach De Vita non ci sta a vedersi sfuggire dalle mani anche questa meritata vittoria: butta dentro i due play per gestire i secondi finali ed il fallo sistematico dei messapici porta in lunetta Foscarini e Fiore che firmano il 72-68 finale nel tripudio generale.
“Il ns. campionato oggi – è il commento a fine gara del D.S. Felice Rizzo – non può che vivere su queste soddisfazioni. Battere una indiscussa protagonista come il Ceglie gratifica i ragazzi ed il loro coach del lavoro che hanno svolto anche con enormi disagi; ma lascia anche un pizzico d’amarezza per dei traguardi maggiori che erano certamente alla ns. portata e che non è stato possibile raggiungere. Ma va bene così: al primo anno in D non si deve essere troppo esigenti. Speriamo solo che quella di stasera non sia l’ultima grande soddisfazione della stagione!”.

comunicato stampa U.S. San Pietro

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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