APPELLO DEI RESIDENTI DI VIA GIANTURCO

“Siamo stanchi di aspettare”

S. PIETRO VERNOTICO – I residenti di via Gianturco fanno sentire la propria voce. Dopo l’ultimo episodio risalente a mercoledì 29 settembre, in cui il ritrovamento di due siringhe nell’omonima piazzetta della via aveva indignato nuovamente gli animi dei cittadini, quest’ultimi non hanno potuto fare a meno di manifestare, oltre che disgusto per quanto successo, anche l’intolleranza verso tali inconsulti gesti.
Tanti sono coloro che, vivendo nella suddetta via da ormai una vita, hanno assistito negli anni a continui atti vandalici.
“Ci siamo trasferiti da più di trent’anni – affermano alcuni abitanti della via – e non abbiamo fatto altro che lamentarci per i continui disturbi notturni”. L’episodio più eclatante che viene ricordato per la maggiore risulta essere il famoso incendio del cassonetto degli indumenti usati.
“Quella notte sentimmo una forte puzza di fumo proveniente dall’esterno – testimoniano alcuni. Poi uscimmo per vedere cosa stesse succedendo e notammo alcuni ragazzi che, stando lì vicino e non sapere cosa dire, ci chiesero addirittura un secchio d’acqua per spegnere le fiamme. Anche un cieco avrebbe compreso che l’incendio, oltre che essere doloso, era stato appiccato proprio da loro”.
Atti vandalici da ritenersi “ragazzate” a detta degli abitanti. Questo gruppetto pare non appartenere a San Pietro Vernotico. Seguendo le teorie di molti, dovrebbero venire da paesi limitrofi. “Forse Cellino o Tuturano”.
“Ormai, notare lampioni rotti e pensiline del bus andare in pezzi ci pare una cosa assolutamente normale. Per troppe volte abbiamo segnalato i nostri disagi alla vecchia amministrazione, ma nessuno ha mai mosso un dito per tutelare la nostra sicurezza. Certo, dopo parecchio tempo sono stati sistemati i faraglioni ed i giochi per i bambini, ma nonostante tutto non ci sentiamo di essere al sicuro”.
La piazzetta, frequentata nel pomeriggio dai figli delle famiglie vicine che amano giocare con le poche giostre lì presenti, non pare essere completamente a tutela dei più piccoli.
Tanti , infatti, sono stati i casi in cui i genitori sono stati costretti ad allontanare i ragazzini a causa della presenza di cocci di bottiglie, lasciate in abbandono dall’anonimo gruppetto notturno. Nella peggiore delle ipotesi, purtroppo, un papà ha dovuto portare il proprio figlio in ospedale per una infausta caduta durante il gioco del bambino.
Proprio per questo motivo, i vicini e residenti di via Gianturco chiedono un ennesimo aiuto alle autorità locali affinché apportino delle misure di sicurezza adeguate. “Siamo stanchi di dover litigare con quel sindaco o con quell’assessore. Non è giusto né nei loro confronti, né nei nostri. Ognuno devo fare il proprio dovere. Noi abbiamo fatto il nostro, segnalando non soltanto questa volta ma in tutti questi anni gli atti vandalici  che si sono susseguiti. E’ giusto che tutti facciano la propria parte.”
L’ultimo messaggio d’appello, seppur velato di rabbia e rassegnazione, è stato lanciato. Quel che si augura è che venga finalmente recepito da chi di dovere, per non rivedere scene vissute in passato.

Marco Marangio

SenzaColonne 02/10/2010

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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