“MI RIFACCIO VIVO”: SOFT COMEDY ALL’ITALIANA

Genere: Commedia
Attori: Lillo Petrolo , Neri Marcorè, Emilio Solfrizzi, Margherita Buy, Vanessa Incontrada, Valentina Cervi, Enzo Iacchetti, Sergio Rubini
Regista: Sergio Rubini
Anno : 2013
Durata: 105 min
Voto:**

Neri Marcorè - Emilio Solfrizzi

Neri Marcorè – Emilio Solfrizzi

Lo sfortunato Biagio Bianchetti (Lillo Petrolo) dopo aver vissuto un’infanzia in competizione con Ottone Di Valerio (Neri Marcorè) e dopo averne passate di tutti i colori decide, da grande, di aprire una propria attività imprenditoriale. Ottone Di Valerio, ancora una volta, gli darà del filo da torcere entrando nel suo stesso campo imprenditoriale e portandogli via i clienti. Ormai sul lastrico e in debito per un affare andato male, che aveva il fine di danneggiare il suo acerrimo nemico, decide di farla finita e di suicidarsi; passato a miglior vita gli verrà offerta la possibilità di tornare sulla terra, reincarnandosi in un’altra persona per rimediare ai suoi errori ed aspirare al paradiso. Decide di reincarnarsi in Dennis Rufino (Emilio Solfrizzi), amico intimo e manager fidato di Di Valerio, con l’intento di fargliela pagare e di vendicarsi, ma il rivale risulterà diverso, non più la persona brillante, vincente e arrogante che appariva.locandina
Undicesimo film per Sergio Rubini che sfoggia un ottimo cast di comici italiani, portando sul grande schermo una discreta commedia . Battute divertenti e scene buffe ma a volte si esagera forzando, forse troppo, la recitazione.
La sceneggiatura, purtroppo, scritta dallo stesso Rubini, fa acqua un po’ da tutte le parti e nonostante la buona idea di partenza la si perde strada facendo.
A volte si eccede troppo con le gag, i dialoghi non sono sempre azzeccati e ciò non assortisce bene i vari personaggi.
Tuttavia è gradevole vedere insieme il trio Lillo, Solfrizzi e Marcorè che dimostrano, ancora una volta, di essere grandi attori comici. Eccezionale Margherita Buy (moglie di Ottone Di Valerio) che interpreta un personaggio non semplice e che riesce ad alternare con naturalezza drammaticità, comicità e trasgressione.
Idea originale quella “dell’amministrazione dell’aldilà” affidata ad un serioso e puntiglioso Karl Marx che suscita sorriso e meditazione.
Sicuramente da Rubini ci si aspettava qualcosa in più, una sceneggiatura più studiata e sofisticata non trattandosi della solita scontata commedia italiana.
Nonostante tutto, il regista/sceneggiatore sfrutta bene il tema attualissimo della crisi economica che sfocia nel suicidio. Medita sulle debolezze, le aspirazioni e i rapporti sociali dell’uomo, trasmettendo un chiaro messaggio: abolire l’antagonismo. Il film come lo definisce egli stesso “E’ un consiglio per vivere meglio”.

di Michele De Lorenzo

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.