Appena iniziata la stagione autunno-inverno degli
incontri culturali presso la sala Consiliare di San Pietro Vernotico. Come
introduzione di inizio attività, è stata scelta la presentazione di una
creazione editoriale di Sandro De Blasi, intitolata “Politiche e azioni
di contrasto al fenomeno della pedopornografia on-line”, frutto del suo lavoro nella polizia
di Stato, nelle caccia ai pedofili disseminati nel web. Un tema radicalmente
moderno, aperto a nuove prospettive di difficile governabilità. L’incontro,
aperto dal sindaco di San Pietro Giampietro Rollo e dall’assessore alla cultura
Marisa Guerra, è stato organizzato dall’amministrazione comunale e dall’ Università
del Salento. Infatti, gli interventi hanno vantato i nomi dei docenti: Prof.
Antonio Godino e la Prof.ssa Anna Maria Colaci. Presente all’evento anche il segretario
generale SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), dott.
Giuseppe Siani che ha esordito dicendo “Il
lavoro svolto dalla polizia di stato in questo ambito è difficile e per questo
encomiabile. Negli ultimi anni c’è stata un tolleranza eccessiva nei riguardi
degli abusi sui minori ma, ciononostante, i siti web che pedopornografici
chiusi dalla polizia sono stati moltissimi.” Lo sforzo dell’autore,
pertanto. È stato quello di sensibilizzare le coscienze della gente ad un tema
che non può rimanere sottaciuto.
“L’idea nasce da una storia vera”, dichiara pertanto il dott.
De Blasi. “Il racconto prende quindi una
piega del tutto reale, da un fatto realmente accaduto e del quale io sono stato
un testimone indiretto.” L’autore continua il suo commento e spiega come il
pedofilo odierno è un soggetto integrato nella società. “Ciò rende il lavoro di ricerca molto più difficile, ma al tempo stesso
l’Italia è stato uno dei paesi europei ad utilizzare le nuove tecniche telematiche mettendo a disposizione un enorme
database che permette agli utenti di scambiare dati e profili dei ricercati.”
Ha continuato a relazionare
il prof. Godino docente in psicologia, il quale ha professionalmente
delineato le caratteristiche principali della mentalità del pedofilo. “Spiegare i disturbi del pedofilo non è
propriamente difficile”, spiega il docente. “si tratta di un adulto che prova attrazione verso i bambini, piuttosto
che verso i suoi coetanei. Questo genera un vero atto di violenza al minore, rendendolo,
in futuro, un potenziale pedofilo in età adulta.” “Nella biografia di questi soggetti,” continua Godino, “si nota infatti un precedente atto di tale
violenza subìta in età fanciullesca.”
A concludere gli interventi è stata la prof.ssa Colaci che,
traendo spunti pedagogici dal complesso, sottolinea l’importanza
dell’educazione alla tecnologia. “I
genitori sono i primi responsabili per l’educazione dei figli. Bisogna educare
quindi e non proibire l’uso della tecnologia. Il ruolo dell’adulto è cruciale e
deve avere la capacità di modificarsi per stare affianco ai ragazzi ed è per
questo” continua “che l’adulto deve mettersi in aspettative di apprendimento e
cercare il contatto con i propri figli, anche quando il mondo lavorativo lo
preclude”.
In definitiva, un incontro
non solo culturale, ma soprattutto formativo. In un mondo immenso e pericoloso,
come quello di internet, spesso si corre il rischio di conoscerne i lati oscuri
e, i minori, sono la fascia più a rischio in questo senso ed il dott. De Blasi,
spiega minuziosamente come controllare il fenomeno. Il suo testo asserisce
anche, e quindi si completa, le nuove leggi normative del 2006 che elencano i
nuovi tipi di reato che la pedopornografia perpetua attraverso i sistemi
telematici, agevolata purtroppo dalla rapidità di trasmissione. Demonizzare i
media, non sempre risulta la tattica migliore. Ogni epoca ha avuto i suoi nuovi
e potenti mezzi di comunicazione e la grande rete, oggi, rappresenta
un’evoluzione in continua ascesa e sviluppo. E’ altresì vero che è fondamentale
educarsi e saper educare i propri figli alle minacce che quotidianamente
attaccano le loro fragili menti. In fin dei conti si sa: i migliori antivirus, in
questo ambito, sono i genitori stessi.
Marco Marangio
fonte, “L’Ora del Salento” del 01 NOV 2009