Sonetto XLVIII (Pablo Neruda)

Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell’erba,
lascian camminando due ombre che s’uniscono,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s’unirono con fili, ma con un aroma,
e non spezzarono la pace né le parole.
E’ la felicità una torre trasparente.
L’aria, il vino vanno coi due amanti,
regala loro la nottte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.
Due amanti felici non han fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l’eternità della natura.
Marc-Chagall-The-Lovers

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

Un commento:

  1. Ciao..complimenti per il bel blog..ricco cm tanti ma scelte ke fanno anke parte del mio gusto..lasciato il commento qui a neruda xke lo amo anke io..bye!

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