veduta campo di mare – Calidosky –
SAN PIETRO VERNOTICO – Stop ai falò e ai campeggi in spiaggia. Anche quest’anno il sindaco Pasquale Rizzo ha firmato l’ordinanza al fine di vietare la sosta sui litorali delle marine sanpietrane e l’accensione dei famosi bivacchi estivi tanto cari alle giovani comitive e non solo. L’anno scorso si è avuta la prima esperienza in tal senso, non senza qualche polemica a riguardo. Il motivo è abbastanza chiaro: limitare l’inciviltà dei cittadini che, puntualmente, lasciano ogni sorta di sporcizia sulla spiaggia. E di questi esempi c’è una concorrenza spietata. Il testo dell’ordinanza in questione, n° 113, è estremamente chiaro a tal proposito:
“premesso che durante la notte di San Lorenzo tra la sera del 10.8.2012 e la mattina dell’11.8.2012 e la sera tra il 14.8.2012 e la mattina del 15.8.2012 molti cittadini anche non residenti trascorrono la sera e la notte sulla spiaggia in campo di Mare accendendo falò e utilizzando tende da campeggio, lasciando poi sulla spiaggia non solo i resti della combustione della legna ma anche bottiglie in vetro ed altro materiale la cui pulizia è resa difficile dalla presenza delle tende e di chi è rimasto a dormire sulla spiaggia”
Ed il divieto non è da meno delle premesse:
“[…] e’ fatto divieto, per i motivi su esposti, di trasportare sulla spiaggia ed ivi detenere o utilizzare legna, sterpaglie, giunchi e/o canne palustri dal fusto lungo o corto, materiale idoneo alla accensione dei fuochi, bottiglie in vetro ed attrezzature idonee ad effettuare campeggio (tende, fornelli, attrezzature o installazioni e strutture similari). gli organi preposti alla vigilanza adotteranno ogni provvedimento accessorio ritenuto utile e necessario al fine di dare concreta attuazione al presente provvedimento ed alla ordinanza balneare, provvedendo, ove ritenuto, anche al sequestro di quanto oggetto di divieto ove trasportato ed utilizzato sulla spiaggia e su aree demaniali”
Non solo legna per falò quindi. Nel divieto sono compresi tutti gli oggetti ed elementi deputati al campeggio: come tende e recinzioni. Un’ordinanza che, se è vero che fa discutere, è altrettanto vero che rispecchia l’indole incivile di tanti cittadini che, anche quotidianamente, contribuisco alla deturpazione del loro stesso territorio.
