“Che Silvio che fa”

fabio fazio, silvio berlusconi, rai, che tempo che fa, che silvio che fa, marcello dell'utri, processi, corte strasburgo, stragi, mafiaDa #ChetempocheFa a #CheSilviochefa è un attimo. Un’intervista, per sua natura dialettica e professionale, deve essere fondata su una critica costruttiva anche dinanzi ad un personaggio pubblico e/o noto nobilmente impeccabile.  Fazio ha regalato alla TV di Stato, ormai decostruita delle sue stesse fondamenta, una “intervista” (?) all’uomo politico più discusso negli ultimi vent’anni non solo in ambito nazionale ma internazionale. Nessuna domanda a riguardo:

– dei suoi processi
– del suo legame con Marcello Dell’Utri (oggi in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa);
– delle sue innumerevoli prescrizioni;
– delle indagini a suo carico sulle stragi mafiose;
– della sua incandidabilità, attualmente in discussione alla corte di Strasburgo;
– della sua condanna per frode fiscale;
– del processo Ruby ter;

Un giornalista che si rispetti avrebbe avuto materiale a sufficienza per andare anche oltre le questioni qui soltanto enunciate. Pertanto, quando si discute se la RAI tutta sia da considerarsi televisione di Stato sarebbe bene affermare che la stessa sia sì di Stato, ma di Stato berlusconiano. Fazio non avrà firmato con Silvio il patto con gli italiani, ma è ormai divenuto più “vespiano” di Vespa stesso. Tant’è.

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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