PORTO TURISTICO LENDINUSO: ANCORA CONTESTAZIONI

TORCHIAROLO – Ammonimento per la realizzazione del porticciolo nella marina di Lendinuso. A renderne nota, sono le associazioni “Marina di Lendinuso” e “La nostra bella terra salentina” attraverso una lettera aperta inviata a tutte le autorità di competenza: Regione Puglia, alla Capitaneria di Porto di Brindisi, alla Direzione Demaniale Marittimo-Bari, alla Provincia di Brindisi – Polizia Provinciale, a Legambiente, al WWF, ai Vigili del Fuoco, al Prefetto di Brindisi, al Procuratore della Repubblica di Brindisi ed al Sindaco del Comune di Torchiarolo. Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera in questione:

“La presente per rappresentare alle autorità in indirizzo l’urgenza di un intervento sulla Marina di Lendinuso, comune di Torchiarolo, teso a promuovere chiarezza e mettere ordine nel caos che sta caratterizzando, ormai da tempo, detta marina, interessata da problemi di carattere igienico sanitario, ma soprattutto ambientale e strutturale, anche laddove sussistono precisi vincoli paesaggistici.
L’area oggetto dell’intervento infatti è interessata dal vincolo paesaggistico di cui all’art. 142 del D. Lgs 42/2004 di cui alla legge 431/85 e s.m.i.( vincolo Galasso ) in quanto area posta nella fascia di ml 100 dalla linea demaniale marittima (territori costieri ).
“ Infatti, l’equilibrio ambientale dell’aree risulta molto compromesso da fenomeni naturali, ma soprattutto di natura antropica, che determinano una riduzione dello scambio naturale dell’acqua fra la zona umida e il mare”. Recentemente il Comune di Torchiarolo ha approvato un progetto preliminare di massima per realizzare, a sud del canale infocaciucci ( in pieno centro storico ) un approdo turistico, per concretizzare il quale occorrerebbe una cospicua somma ; spesa sicuramente da sogno e da pazzi, in tempi di difficoltà economiche come quelli attuali.
L’iniziativa comunale servirebbe quindi solo per foraggiare l’equipe dei numerosi tecnici che si è inteso mettere in piedi con la delibera di Giunta n.9 del 17.01.2012, nonché con la Determina numero 50, del 25.01.2012. Pertanto solo ingenti somme da sperperare, sempre a danno dei cittadini, per un’opera che mai potrà realizzarsi.
Ciò che invece meritava interesse ed attenzione doveva essere un progetto molto più contenuto, molto più serio, di conseguenza molto più utile e produttivo per il territorio; poche somme per realizzare il veramente necessario. Chiariamo che non siamo pregiudizialmente contrari ad avere un porto, ma, farlo in un sito diverso da quello già stabilito, siamo però seriamente concreti nel pensare che l’impegno di tutti dovrebbe andare nella direzione di interventi (concordati peraltro prima di tutto con gli enti interessati alla questione: demanio opere marittime, capitaneria di porto, regione puglia opere marittime, provincia, lega ambiente ecc.), mirati a salvaguardare prima di tutto il patrimonio esistente che sta andando sempre di più alla rovina.
E’ sufficiente vedere le foto allegate per comprendere i danni irreparabili che si sono già concretizzati sulla marina di Lendinuso proprio perché si pensa a inutili e dispendiosi progetti da sogno e non invece ad interventi concreti e fattibili mirati alla primaria tutela delle coste, perciò allo sviluppo anche turistico di tutta l’area. Invece nulla è stato fatto e nulla si sta facendo, ben sapendo dei gravissimi problemi che esistono tuttora.
Risulta altresì grave il silenzio sul degrado che interessa l’intera area meglio nota come “ pizzu te li cuti “ viste le crepe che anno dopo anno interessano la stessa; certamente elemento incidente potrebbe essere la presenza di un massiccio numero di imbarcazioni il cui peso determinerebbe il graduale abbassamento del terreno interessato anche dalle forti mareggiate provenienti da nord; danni perciò di natura strutturale, con un impatto ambientale alquanto negativo.
Oggi tutta la zona sopra evidenziata è fortemente inquinata, ricade peraltro proprio allo sbocco del canale infocaciucci, ci sono giorni in cui l’acqua versata in mare è nera, oleosa e puzzolente; su detta area negli ultimi anni non è stata nemmeno impedita la balneazione, con tutti i rischi specie per i piccoli bagnanti. Numerosi sono stati gli interventi delle forze dell’ordine, in particolare dei vigili urbani, dell’Arpa Puglia ecc, con segnalazioni fatte anche all’autorità giudiziaria tese a mettere fine a tale scempio. Per le ragioni sopra addotte chiediamo, come semplici cittadini, ma anche come comitati ed associazioni, un autorevole intervento delle autorità in indirizzo, ciascuno per la parte di propria competenza, perché si pongano in essere iniziative e provvedimenti utili innanzitutto a fare chiarezza sulla intera questione, indi a perseguire i responsabili dello scempio, nella prospettiva di tutelare i beni naturali per renderli liberi e usufruibili ai villeggianti che hanno tutto il diritto di poter beneficiare di siffatto bene in vista dello sviluppo dell’intera area della stessa marina, oggi così tanto deturpata.
In attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.”

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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