SABATO 6 APRILE AL TEATRO DON BOSCO: “FILUMENA MARTURANO” DI EDUARDO DE FILIPPO

viewerSAN PIETRO VERNOTICO – Sabato 06 aprile 2013 la compagnia teatrale “Quelli del cactus” di Napoli presenta, sul palco del teatro don Bosco a San Pietro Vernotico con apertura del sipario alle ore 20.30, “Filumena Marturano” di Eduardo de Filippo con la regia di Michele Vitale. La compagnia napoletana, composta da attori di comprovata esperienza nel campo del teatro amatoriale e non, anche quest’anno è qui con noi e l’associazione culturale “Domenico Modugno” è ben lieta di ospitarla. I lavori e riconoscimenti ricevuti sono tanti dal lontano 1992 ad oggi. La compagnia è una associazione non profit con l’intento di condividere dedizione e impegno per mantenere viva la rappresentazione del teatro popolare. L’evento più importante dalla sua fondazione è il progetto di “Solidarietà attiva” con l’inserimento, nella stessa compagnia, di due ragazzi disabili che hanno contribuito alla crescita umana e sociale di ognuno dei componenti. “Filumena Marturano” fu scritta da Eduardo de Filippo nell’immediato dopo guerra per la sorella Titina, nel 1946 si tenne la prima al teatro politeama di Napoli, ma il successo avvenne ad inizio del 1947 a Roma al teatro Eliseo. Successivamente fu inserita nella raccolta “Cantata dei giorni dispari” ed è uno dei lavori più conosciuto ed apprezzato dal pubblico e dalla critica. La commedia fu tradotta in varie lingue, tra cui l’inglese, che il regista Franco Zeffirelli presentò nel 1977. Nel 1951, lo stesso Eduardo, diresse ed interpretò con la sorella Titina il film omonimo. Nel 1962 Eduardo diresse ed interpretò, la versione televisiva in bianco e nero, con Regina Bianchi nella parte di Filumena. Nel 1964 Vittorio de Sica trasse “Matrimonio all’italiana” con Sofia Loren e Marcello Mastroianni. Ed infine, non si può non ricordare la splendida interpretazione nel 2010 da parte di Massimo Ranieri e Mariangela Melato. Filumena Marturano è l’unica commedia di Eduardo dove il protagonista non sia un uomo ma una donna, non solo perché la commedia ha il suo nome, ma per la caratura del personaggio. Filumena è una donna analfabeta (conosce solo i numeri), parla solo ed esclusivamente il napoletano molto stretto, il suo tono, le sue movenze e il suo gesticolare sono proprio tipici delle popolane partenopee. Ha una vita tormentata e faticosissima alle spalle ed è capace di tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Domenico Soriano è, più semplicemente, un benestante senza problemi e cinico. Ancora una volta Eduardo mette in scena la crisi della famiglia patriarcale borghese, quella che vorrebbe don Mimì e quella che Filumena sa di certo che sarebbe fondata sul privilegio di alcuni dei figli e sulla esclusione di altri. Filumena, donna matura, è certa che di quella famiglia affettiva rimane ben poco e che l’unica strada è rinsaldare l’unità economica se la si vuole mantenere. forse con il passare del tempo, come spera don Mimì, si formerà una famiglia basata sul rispetto anche verso i figli di una prostituta.

associazione culturale Domenico Modugno

 

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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