Ogni storia di biblioteca privata
ha, alle sue spalle, la storia di un uomo. E l’ormai biblioteca comunale di San
Pietro “Giuseppe Melli” non fa eccezione. Dopo anni di lavori, riordini
e tecnicismi burocratici, il suo completamento è giunto ormai al termine. La
sua storia inizia nel 1940, quando l’illustre dott. Federico Melli, con
testamento olografo, sceglie come erede universale di tutti i suoi beni mobili
ed immobili il comune di San Pietro Vernotico. Tra questi beni, era
presente la propria libreria già appartenuta in precedenza al fratello
Giuseppe. La raccolta,
che oggi forma il nucleo iniziale della biblioteca comunale di San Pietro Vernotico,
ha carattere prevalentemente filosofico: essa comprende ottime collezioni
italiane e straniere, e importanti monografie. Numerose le opere di
consultazione. Ricca e importante è la sezione di testi e studi patristici e di
storia del Cristianesimo. Accanto a questa parte della raccolta di studi
prettamente storico-religiosi, un’altra, altrettanto ricca, riflette le
discipline complementari storiche e storico-letterarie. Da allora, la
storia si protrae sino ai giorni nostri e, a breve, la biblioteca potrà
finalmente definirsi completata.
Per questo, l’amministrazione
comunale, ha indetto un riconoscimento, “Premio Melli” per l’appunto,
che premierà tutti gli studenti universitari che avranno il desiderio di
formulare la loro tesi di Laurea consultando i
testi presenti in biblioteca. La prima assegnazione è andata al dott. Davide
Ruggieri, che ha basato la sua tesi per il dottorato sull’analisi delle
riflessioni di Schopenhauer conciliando arco temporale e tematico con il dott.
Melli. Alla cerimonia erano presenti il
sindaco di San Pietro, dott. Gianpietro Rollo, l’assessore alla cultura
dott.ssa Marisa Guerra e il , Professore Ordinario di storia e filosofia
presso l’Università del Salento, nonché Presidente del Centro
interdipartimentale di ricerca su Arthur Schopenhauer e la sua scuola, il dott.
Domenico Fazio.
“Il plauso più sincero va
all’amministrazione comunale che ha ridiretto un catalogo dei testi ed il loro
relativo riordino all’interno della biblioteca.”, esordisce il dott. Fazio.
“I testi sono un tesoro di
inestimabile valore filosofico soprattutto in ambito schopenhaueriano, poiché
la maggior parte sono classici di edizioni originali alcuni persino introvabili
nelle biblioteche di tutta la Germania”.
Tutto ciò risale a quando il
dott. Melli era docente di filosofia morale presso l’università di Firenze e
poteva, pertanto, entrare in stretto contatto con l’ambiente culturale tedesco
sino a procurarsi i testi di cui aveva bisogno.
“Partendo dall’esempio della
Normale di Pisa”, continua il docente, “ si è creato un ampio archivio
di consultazione on-line.”
Il lavoro viene egregiamente
svolto dai ragazzi dell’ IMAGO della facoltà dei Beni Culturali di Lecce e,
sinora, sono stati archiviati circa 5mila volumi ed il circa 90% sono stati
immessi ex novo.
Si parla, pertanto, di volumi che
sino a ieri la biblioteca Nazionale Italiana non ne era in possesso. La dott.ssa Gianfrate, al capo di tale
progetto, ha altresì confermato l’iscrizione al codice ISBN di tutti i libri
del Melli e che, facendo parte del catalogo Nazionale, tali volumi sono in via
di digitalizzazione tramite portale virtuale. Ciò non può che rendere più
fruibile la consultazione delle opere.
La cultura è stata, quindi,
rivalutata egregiamente ed il patrimonio librario riportato in auge e diffuso
su scala mondiale, grazie all’utilizzo della grande rete. Forse un giorno San
Pietro diverrà un vero centro di filosofia, ma una cosa è certa: la biblioteca
vivrà solo grazie agli studiosi e laureandi che ne diffonderanno il sapere.
Marco Marangio,
fonte “L’Ora del Salento” del 07 FEB 2010
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