TORCHIAROLO: ALLARME ALLUVIONE

TORCHIAROLO – Anche il paese di Torchiarolo rimane vittima del maltempo, registrando danni a diversi cittadini. La pioggia incessante degli ultimi giorni non ha lasciato tregua alle tante persone che, ora come non mai, avvertono sulle loro spalle la rassegnazioni di chi per troppo tempo ha subito continui disagi.
La zona maggiormente colpita dal maltempo è via Roma che, costeggiando la struttura del municipio del paese, ha visto letteralmente allagarsi parecchie abitazioni.
“Il problema risale al 1994 da quando l’amministrazione comunale, non provvedendo a fare delle infrastrutture adeguate, ha fabbricato direttamente, in deroga allo strumento urbanistico, sia la scuola materna che era prevista come verde pubblico e successivamente il campo sportivo che, per drenarlo, fanno scendere l’acqua sin qui”.
A fare queste dichiarazioni è Corrado Pezzuto, avvocato, che ha vista la propria abitazione colpita dalla pioggia.
“Tutto ciò – continua l’avvocato – ha modificato costantemente lo stato dei luoghi danneggiando tutte le persone che abitano in questa zona che è il punto in cui, da un quarto di paese, si raccoglie l’acqua. Il comune, ancora, non ne vuol sapere. Tra l’altro vi sono tante cause pendenti con il comune e non si decide né a risolvere le cause, né a provvedere con le opere che dovrebbero essere effettuate. A parte qualche palliativo, come la costruzione di pozzi assorbenti che alla fin fine non assorbono nulla, non abbiamo visto alcun risultato sostanziale.”
I danni arrecati all’abitazione dell’avvocato Pezzuto sono davvero ingenti e fuori dal comune. Senza alcun problema , quest’ultimo fa vedere come l’acqua piovana si sia infiltrata sotto il pavimento della propria casa causando il sollevamento delle stesse mattonelle che hanno generato vere e proprie cunette. Come se non bastasse, il salotto ha presentato delle crepe lungo il muro dello stesso, costringendo Corrado Pezzuto a rimediare infiggendo una trave in mezzo al corridoio, proprio per impedire il crollo totale del muro.
Situazione diversa, ma non meno drammatica, per Piero Vitale che essendosi trasferito da appena due anni in via Roma non ha potuto ultimare i lavori della propria abitazione per le conseguenze legate alle alluvioni.
“Ogni anno vedo lo scantinato di casa mia completamente allagato – afferma Vitale – e da solo devo togliere l’acqua che, ben presto, si trasforma in fanghiglia rendendo il lavoro ancora più difficile. Il giorno 2 novembre sono venuti i volontari della protezione civile per aspirare l’acqua, ma hanno potuto fare ben poco poiché ogni qual volta che riuscivano a farne defluire un po’, quell’acqua veniva subito rimpiazzata da altra pioggia esterna che ripristinava il flusso facendo prolungare le operazioni dei volontari all’infinito”.
Tutti i residenti di via Roma vedono come soluzione, se mai ve ne sarà, in una idonea e più potente  struttura di intercettazione  delle acque di quella in atto tutt’ora.
“Noi abbiamo fatto diversi reclami – affermano – sin dagli anni ’90 per tutte le diverse gestioni che si sono susseguite al comune, cominciando dalla giunta Messito sino all’attuale Del Coco. Pare che abbiano avuto un finanziamento per fare delle opere, ma sembra che, così come sbagliarono con l’opera della fognatura nera essendo stata fatta troppo in superficie , il tutto risulterà altrettanto vano se non riallacceranno questa parte fognaria alla rete. Siamo esausti, ma attenderemo ugualmente un riscontro da parte delle istituzioni”.

MARCO MARANGIO

Senzacolonne 25/11/2010

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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