San Pietro Vernotico: il calvario scolastico dell’ Istituto Comprensivo Ruggero De Simone

SAN PIETRO VERNOTICO – Riceviamo ed interamente pubblichiamo il comunicato stampa a firma del presidente del Consiglio di Istituto sanpietrano, avv. Maurilio Marangio, circa l’accorpamento del plesso Rodari:

“Epilogo negativo per la scuola Rodari. Nonostante gli sforzi e gli intenti profusi per il suo mantenimento, tali propositi non sono stati evidentemente sufficienti a perseguire l’obiettivo raggiunto lo scorso anno. Già in febbraio 2015, infatti, l’amministrazione Rizzo, avendo presentato un’istanza in Regione Puglia per il mantenimento della sede di cui sopra, aveva ottenuto parere positivo dagli organi istituzionali di competenza.
Ben diverso è il risultato di quest’anno. La regione Puglia ha difatti approvato il Piano di dimensionamento per l’anno scolastico 2016/17, con delibera n. 7 del 21.01.2016 sulla base delle linee guida approvate lo scorso ottobre.
Con tale piano il plesso “Rodari”, appartenente all’Istituto Comprensivo “Ruggero De Simone” di San Pietro Vernotico è stato di fatto accorpato all’I.C. “Valesium” di Torchiarolo consentendo allo stesso di raggiungere i 600 alunni e di poter avere l’autonomia.
Tale decisione è stata adottata nonostante il Consiglio d’Istituto di S. Pietro V.co, che ho l’onore di presiedere, avesse già espresso il proprio dissenso in tal senso con parere scritto, in quanto tale scelta se assunta avrebbe pregiudicato, come di fatto pregiudicherà:

– l’identità culturale e progettuale legata al Ptof dell’Istituto Comprensivo di San Pietro Vernotico;
– la professionalità dei docenti costruita su pratiche didattiche condivise all’interno dell’Istituto;
– il riconoscimento ed il mantenimento dell’attuale organico (insegnanti, assistenti amministrativi, collaboratori scolastici) causando discontinuità didattica e riduzione di qualità della scuola.

Non solo. Al contempo, si chiedeva che la scuola dell’Infanzia Decroly venisse riaggregata all’I.C. di San Pietro V.co. Visto l’esito della delibera regionale n. 7 il Consiglio di Istituto, con delibera n. 15 del 1 febbraio 2016, ha deciso di inoltrare – come di fatto è stata inoltrata (protocollo n. 961/C20 dello 8.03.2016) al presidente della regione Puglia, al provveditore provinciale di Brindisi ed ai sindaci di S. Pietro V.co e di Torchiarolo, un’istanza motivata con richiesta di revoca dell’accorpamento approvato con la delibera del 21.01.2016 tra il Plesso “Rodari”, appartenente all’I.C. “R. De Simone” di San Pietro Vernotico, ed il comprensivo Valesium di Torchiarolo.

Maurilio Marangio

Maurilio Marangio

Le problematiche non sono, però, soltanto di natura logistica e burocratica. Vorrei ricordare in proposito che, tra i vari disagi che la scuola sta attraversando, vi è anche quello relativo alla ristrutturazione dei due plessi scolastici R. De Simone e Don Minzoni i cui lavori, iniziati ad ottobre 2015, sono tutt’ora in corso. L’attuale Amministrazione comunale non riesce a dare nessuna certezza riguardo il compimento dei lavori, benché avesse promesso che gli stessi sarebbero terminati entro dicembre 2015.
Da ottobre sono ormai trascorsi sei mesi, i lavori sono attualmente in corso e la mia personale richiesta (protocollata in data 26.02.2016) è rimasta inascoltata. In quest’ultima, il sottoscritto chiedeva al sindaco di ricevere una delegazione del Consiglio d’Istituto per un incontro chiarificatore in merito allo stato dei lavori di ristrutturazione.
Questo l’atteggiamento riscontrato: una totale assenza delle regole basilari non soltanto della normale amministrazione della res publica, ma sopratutto del buon vivere quotidiano. Una risposta nel merito, infatti, doveva pur essere data nei riguardi di un organo di rappresentanza scolastica, come il Consiglio di Istituto.
Atteggiamenti di tal fatta, esprimono chiaramente la portata morale e civile dell’Amministrazione Comunale incapace di ascoltare ed anche di considerare financo le strutture più essenziali e delicate di una comunità. Ciò che rammarica maggiormente è che a subirne gli esiti e gli effetti non sono altro che gli alunni, le famiglie ed i dipendenti scolastici tutti.”

Il Presidente del C.I.
Maurilio Marangio

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