FRISA&SOUND PROMUOVE LA POP ECONOMY

di MARCO MARANGIO

TORCHIAROLO – Il baratto come forma nuova forma di aggregazione e di commercio. E’ stato questo l’intento di un volenteroso gruppo di ragazzi di Torchiarolo che, in piazza Municipio, hanno allestito con pochi stand e tanto entusiasmo un mercatino di baratto, meglio conosciuto e definito con il termine di “Pop economy”.
Questa economia del Pop, risulta essere la prima forma del settore che dal dopoguerra ha ridisegnato i comportamenti economici e sociali occidentali. Lo scambio e la condivisione, infatti,  rimpiazzano il consumismo sfrenato degli ultimi vent’anni scardinando così un’economia per la quale si è solo e sempre un soggetto passivo: un consumatore.
“Noi siamo un’associazione – spiega Andrea Stefanelli, uno degli ideatori dell’evento – conosciuta come Frisa&Sound. Sono circa due anni che lavoriamo sulla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio. Le serate di Frisa&Sound sono nate un po’ per gioco. Nello specifico, offriamo frise a tutti, soprattutto ai turisti affinché scoprano i sapori del Salento e della nostra terra.  Adesso ci stiamo muovendo verso una nuova esperienza, che è quella del baratto. Questo è il nostro primo esperimento di mercato da baratto  nonostante ci siamo mobilitati in altri settori già da un paio d’anni. Lo spunto l’ abbiamo trovato nell’ultimo numero di Wired la cui copertina era dedicata proprio alla Pop economy. Il nostro obiettivo è di sensibilizzare la popolazione al tema  dello scambio e del baratto. Il baratto è inteso non soltanto nel senso di beni materiali, bensì anche e soprattutto nel tema della condivisione sociale. Noi siamo partiti con l’idea  del mercatino, ma al tempo stesso c’è in cantiere la nascita di un festival locale, dove varie band locali propongono la loro esperienza, apportando qualcosa per il bene stesso della comunità. Oggi abbiamo presentato alla cittadinanza il primo appuntamento con la Pop economy. Noi contiamo di poterne fare una ricorrenza ed un appuntamento mensile, magari previsto per la prima domenica di ogni mese, in modo da avere un seguito nel tempo soprattutto a livello partecipativo della cittadinanza di Torchiarolo”.
A conti fatti, il baratto ha coinvolto diversi tipi di materiali:  vestiti, dischi, cianfrusaglie, piccoli elettrodomestici, oggetti d’arredamento e tutto quello che si è potuto scambiare con gli altri partecipanti al baratto, che si è trasformato in musica a partire dalle ore 20 in poi con vari artisti che si sono alternati in uno scambio di note e suggestioni sul palco del pop economy festival.
Una formula che si è riscoperta vincente per diversi motivi perché fa bene sia all’ambiente, poiché viene riutilizzato di  tutto, che alle relazioni, condividendo oggetti con altri “barter”, in modo ludico, attivo e sensibile.

Senzacolonne 08/02/2011

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

2 commenti:

  1. complimenti per l articolo e soppratutto grazie.
    mi sono permesso di publicarlo sul nostro blog.
    ciao a presto.
    francesco

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