LECCE – Un grande vortice. Potrebbe essere questa l’immagine metaforica che raffigura il periodo di piena crisi che ,da molto tempo, pervade il nostro paese. Un vortice, le cui onde siano esse lunghe o brevi, si allargano colpendo in pieno la superficie. Così, si passa dai problemi di natura economia e fiscale, sino a quelli giudiziari. Panorama, numero 47/2009, pubblica un articolo intitolato “Sequestri di Stato” di Antonio Rossitto in riferimento alla giustizia minorile in Italia. In esso, vengono raccontate diverse storie che hanno, al contempo, un unico filo conduttore: mamme distrutte dal dolore per l’allontanamento forzato dei loro figli da parte di magistrati e assistenti sociali. Alcuni nomi: Barbara, 54 anni e Lidia 51. Alle spalle una storia controversa e difficile, dove il divorzio ha segnato non solo la loro vita, ma soprattutto quella dei propri figli. I genitori, si legge nell’articolo, “spesso non vengono definiti idonei ad impartire l’educazione”. Per questo, continua il giornalista nella spiegazione dei fatti, i bambini vengono affidati agli assistenti sociali, che li condurranno in seguito in complessi comunitari “dal 2001 ribattezzati servizi residenziali”. Gli operatori sociali, si evince, “hanno diritto di vita e di morte sulle persone. Basta uno screzio tra due coniugi per far nascere patologie incurabili, che legittimano la sottrazione dei figli”.
Accanto a tali dichiarazioni, vi sono inoltre diversi dati correlati al contesto: “questo destino avvolge 32 mila minorenni. […] Negli ultimi dieci anni il loro numero è aumentato del 29,3 %. […] Un numero enorme, che costa alla Stato mezzo miliardo di euro l’anno solo in rette giornaliere”.Dinanzi a questa pubblicazione, L’Unione Nazionale delle Camere Minorili ha espresso la sua preoccupazione a riguardo al pari della Camera Minorile di Lecce che definisce ha l’articolo del Rossitto “messaggio superficiale e distorto”. “Con toni scandalistici e parole ad effetto (come la copertina che recita Sequestri di Stato) si vorrebbe trattare una materia così delicata come i diritti dei bambini, ingenerando nell’opinione pubblica una sorta di terrore nei confronti degli Assistenti Sociali e dei Giudici Minorili”. Gli avvocati della Camera Minorile di Lecce ritengono: “da avvocati quotidianamente impegnati nei procedimenti minorili, che tale artata ricostruzione debba essere respinta con vigore perché non solo non corrisponde alla realtà giudiziaria, ma soprattutto perché ingenera sfiducia e timore nei confronti delle Istituzioni preposte alla tutela dei minori che rapirebbero i figli per meri screzi.” Gli stessi evidenziano come i dubbi, circa l’effettiva efficienza del sistema giudiziario, siano infondati: “l’esistenza di errori giudiziari, così come il talvolta eccessivo prolungarsi della permanenza dei minori nelle comunità o nelle case famiglia, hanno molteplici e complesse ragioni”, ed anche quel che concerne in ambito di spese economiche e tagli annessi: “ma quel che maggiormente stupisce è che nessuno degli articoli ha fatto cenno ai continui tagli e alle spese sociali con consistente diminuzione e formazione del personale così come ai noti e sempre irrisolti problemi della macchina giudiziaria civile” La Camera Minorile di Lecce conclude in maniera netta e concisa nella propria presa di posizione: “questo vento scomposto, sollevato dal settimanale Panorama, delegittima e scredita con la disinformazione tutti coloro che quotidianamente operano nel settore del diritto minorile e ci si chiede se è questo il modo di tutelare i bambini e le loro famiglie. Ciò che si prospetta dinanzi ai comuni cittadini, famiglie comprese, è un clima tempestoso dove ogni diritto, sia esso di carattere giuridico e non, viene messo in discussione senza alcuna remora. L’orizzonte appare lontano e annebbiato. E’ bene pertanto comprendere appieno dove dirigere il nostro sguardo: verso le oscure turbolenze oppure verso un’alba più serena? Certo è, che l’uomo non può restare impassibile dinanzi alla finestra. Occorre scegliere la propria parte.
Marco Marangio,