SAN PIETRO V./ CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO SOTTO IL SEGNO DELLA LEGALITA’

Un consiglio Comunale in seduta straordinaria, quello avuto ieri a San Pietro Vernotico nell’aula consiliare del Comune. Straordinario, poiché in forma congiunta con i Consigli Comunali dei comuni di Torchiarolo, Cellino San Marco e San Donaci rispettivamente rappresentati, oltre ai consiglieri, dai sindaci Del Coco, Cascione e Serio. Scopo del tema d’incontro: educare alla legalità e difendere il territorio. Presenti ovviamente tutte le autorità di settore, come S.E. il prefetto di Brindisi Domenico Cuttaia assieme al sottosegretario di stato on. Alfredo Mantovano.
Un aula consiliare sì gremita di esponenti di prim’ordine, ma al contempo forse povera di una popolazione veramente interessata.
Ad aprire l’incontro, dopo l’appello di rito, sono stati i sindaci dei Comuni invitati che hanno toccato tutte le problematiche inerenti non solo agli ultimi episodi di criminalità, ma riguardanti soprattutto la loro storia e l’integrazione col territorio.
“Cellino San Marco non è un’isola felice, ma né tanto meno un girone d’inferno dantesco”. Queste le parole del sindaco Cascione in riferimento all’episodio del mese scorso che ha visto vittima un ragazzo sanpietrano. Parole sofferte, soprattutto perché, come ha tenuto a sottolineare, un evento tragico del genere non si verificava da diversi anni.
Il sindaco Del Coco ha, invece, rivendicato una risposta e soluzione unitaria al crimine organizzato. “Per poter difendere l’ordine pubblico e vincere questa battaglia”, afferma “le associazioni come Libera devono collaborare maggiormente tra loro ed evitare che la violenza espressa dal crimine diventi e si trasformi in potenza economica”.
Più volte, nel corso degli interventi, è stato rimembrato il clima acceso degli anni ’90 quando il crimine organizzato faceva da padrone   nei territori del sud brindisino e di come, grazie alle dovute azione di soppressione criminale, sia stato debellato quel cancro sociale.
“La presenza costante dello Stato in questo ambito non è da considerarsi di poco conto”. Con queste parole il Sindaco di San Donaci Domenico Serio ringrazia la presenza dell’ on. Mantovano. “Alla domanda <<cosa può fare l’ amministrazione contro il crimine>> la risposta è molto semplice. La comunità deve essere educata al rispetto delle regole: dal rispetto del codice della strada, sino a quelle di maggiore entità. Questo è il miglior deterrente per coloro che delinquono”. Una misura quotidiana, quindi, che abbia in sé i concetti puri di una legalità forte e sentita.
Ha poi preso la parola il sindaco Rizzo: “E’ bello vedere come tutte le associazioni ed i sindacati siano legati da una comunanza di impegno, ma soprattutto come le autorità si siano subito mobilitate. E’ fondamentale”, continua il Primo Cittadino sanpietrano “ che si crei una cortina protettiva all’interno della quale tutti i cittadini possano sentirsi protetti”.
Decisivo e di maggio spessore l’intervento di Mantovano che, dopo i dibattiti dei consiglieri comunali, ha voluto soffermarsi sui riferimenti del ’90. “La comparazione con il passato e più che opportuna poiché ci consente di non dimenticare e di non ripetere i dati statistici dei 150 omicidi commessi dalla mafia in quegli anni.” Parlando del presente : “Una svolta decisiva, oltre ad una più attenta razionalizzazione delle risorse umane, sarebbe quella di evitare che sempre più giovani entrino nel giro della SCU”. Il sottosegretario ha poi ricordato il giovane Saponaro e di come non sia stato per nulla un segnale positivo per la cittadina sanpietrana essere celebrato, durante i funerali, come un benefattore. “Ciò vuol dire che siamo dinanzi ad un fatto preoccupante se, centinaia di persone abbiamo manifestato sentimenti solidali per un militante SCU”.

Si è poi passati alla parte più pratica, quando l’on. Mantovano ha concretizzato i due punti da fissare per un repentino intervento: il primo riguarda un incontro periodico tra i comuni limitrofi, affinchè i vertici riflettano sui risultati raggiunti e sui modi più opportuni per agire; il secondo concerne la sicurezza in senso stretto, che prevede un accordo in cui ogni comune metta a disposizione un servizio di sorveglianza in più.
Al termine dell’incontro si è poi avviata la fiaccolata che ha percorso la via principale del paese, via Brindisi, sino a giungere in P.za Domenico Modugno dove i sindaci, dinanzi ad una ristretta ma fedele cittadinanza, hanno letto il documento votato nel consiglio con il quale si impegneranno nel futuro più prossimo ad adempiere l’azione legale, ma soprattutto educativa, per arginare il fenomeno criminoso.
L’incontro di ieri è stato l’inizio di una nuova battaglia da combattere nel vivere quotidiano, in tutte le sedi sia pubbliche che private, per poter finalmente non solo rinnovare valori soddisfacenti alla legalità, ma anche per ristabilire un ordine di pace e di poter offrire un contesto migliore alle generazioni future. Perché la vera libertà è nel rispetto della legge.

Marco Marangio
SenzaColonne 10/07/2010

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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